lunedì 31 dicembre 2018

A caccia di Namakier


I ghiacciai di sale sono abbastanza rari in giro per il mondo, e le condizioni necessarie perché vi si formino grotte in halite, ovvero scavate nel salgemma riducono ad una manciata i posti interessanti dove andare a cercare. Si tratta di luoghi quasi sempre d'estensione ridotta, ma nel cui carsismo spesso s'intrecciano anche zone gessose. Il tutto a creare paesaggi e luoghi unici. Se poi oltre a sale e gesso nello stesso luogo si uniscono anche ghiacciai classici, con tutto quello che ne consegue in termini di acqua e quindi fiumi, e se inoltre il tutto appare totalmente inesplorato... Beh allora forse è proprio il caso di farci un salto e vedere cosa può venir fuori da un posto del genere... 
Buoni propositi per l'anno nuovo!








giovedì 20 dicembre 2018

I Tiankeng dell'Aouk




Oltre alle sue maestose gallerie, il sistema del fiume Aouk può vantare due grandiosi Tiankeng. Definito come un collasso delle dimensioni di almeno 100 metri di larghezza per 100 metri di lunghezza e cento di profondità, i Tiankeng sono fenomeni carsici maestosi, relativamente rari e concentrati principalmente nei carsi cinesi, da cui la parola stessa 'Tiankeng' ovvero in cinese finestra del cielo. Oltre che in Cina questi mostri geologici si trovano però anche in altre zone carsiche, principalmente tropicali, oggi a questa ristretta lista possiamo aggiungere altri due nomi. Il primo, Kuom, percorso dal fiume stesso si mostra come una enorme valle cieca lunga oltre 700 metri, circondata da pareti con una altezza compresa tra 100 e 160 metri di altezza. Ne risulta una superficie di circa 144,000 metri quadrati e un volume nell'ordine di 15-20 milioni di metri cubi. Il secondo, Hafasù, tratto abbandonato e fossile è collegato a Kuom attraverso una enorme galleria fossile, mentre attraverso un altra galleria permette di accedere al corso sotterraneo dell'Aouk. Di dimensioni simili al primo, con 800 metri di lunghezza per circa 200 di larghezza, presenta anche lui una superficie di circa 142,000 metri quadrati che su una altezza media di circa 100 metri da alla struttura un volume oscillante tra i 12 e i 15 milioni di metri cubi. Con questi numeri i Tiankeng dell'Aouk si aggiungono a pieno titolo tra i più importanti fenomeni di questo tipo documentati a livello globale. In particolare nell'ambito di quelli attualmente noti al di fuori dalla Cina, si aggiungono ai grandi fenomeni di Nakanai o del Sarawak .




Proprio sul limite della definizione stessa di Tiankeng, si pone invece il grande pozzo di Keek. Con una forma a campana si presenta alla base con dimensioni di circa 150 metri di lunghezza per 110 di larghezza per una altezza compresa tra i 160 e i 180 metri. Solo la bocca appare leggermente più piccola misurando 'appena' 100 metri per 60. Il tutto per un volume di circa 1.4 milioni di metri cubi. 



mercoledì 19 dicembre 2018

mercoledì 12 dicembre 2018






Dopo le ultime esplorazioni del 2018 il sistema Aouk Underground River misura oltre
3.7 km di sviluppo con un dislivello di circa -170
Il limite delle esplorazioni della grotta di Bier Aouk o HafoSù.
Sul fondo, l'acqua blu cobalto si unisce con le linee irreali della galleria , fino a fondersi nelle ombre sempre più nere. Sul fondo la grotta custodisce gelosamente il suo mistero.



Scendendo lungo l'impressionante libera di 160 metri, nel grande pozzo di Keek, parte del sistema dell'Aouk Underground River
Il pozzo alla base misura oltre 110 x 150 metri con una altezza compresa tra 180 e 160 metri. Alla base il fiume Aouk scorre impetuoso.





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lunedì 10 dicembre 2018

Sulle tracce di Wallace...


Nell'estate del 1860, Alfred Russel Wallace sta viaggiando dalle molucche verso Waigeo, una delle grandi isole poste a nord della coste della Nuova Guinea. Per arrivare al villaggio di Muki, deve però prima trovare l'imbocco di uno stretto canale, quasi un fiume che si snoda misterioso tra baie e coste calcaree. L'isola di Waigeo è infatti in gran parte costituita da calcari corallini che nel mare si frantumano in una miriade di coni e forme fantastiche. Sono passati quasi 160 anni da quel viaggio, ma ancora oggi quelle bellissime coste calcaree sono in pratica completamente sconosciute dal punto di vista speleologico. Sebbene si parli di grandi risorgenze e ingressi, le informazioni sono infatti estremamente frammentarie: alcune survey biologiche e qualche nota legata al turismo interno locale sono tutto quello esiste. Con questo pensiero abbiamo dedicato la fine della spedizione "Papua 2018" ad una piacevole divagazione marina. Navigare su queste coste e tra i labirinti di coni alla ricerca di ingressi è semplicemente fantastico, mentre andare a caccia d'ingressi e grandi saloni nell'interno dell'isola non è banale; ma in entrambe i casi sono emerse cose nuove e interessanti che possono portare a nuove idee e futuri progetti...








"Leaving the village the next morning with a light wind, it took us all day to reach the entrance to the channel, which resembled a small river, and was concealad by a projecting point, so that it was no wonder we did not discover it amid the dense forest vegetation which everywhere covers these islands to the water's edge. A little way inside it becomes bounded by precipitous rocks, after winding among which for about two miles, we emerged into what seemed a lake, but which was in fact a deep gulf was studded along its shores with numbers of rocky islets, mostly mushroom shaped, from the eater having worm away the lower part of the soluble coralline limestone, leaving them overhanging from ten to twenty feet. Every islet was covered will strange-looping shrubs and trees and was generally crowned by lofty and elegant palms, which also studded the ridges of the mountainous shores, forming one of the most singular and picturesque landscapes I have ever seen."

The Malay Archipelago A.R. Wallace



Grotta presso l'imboccatura del canale di Wallace
Coni e isole residuali galleggiano nel mare.
Lungo il solco di battente abbondano le stromatoliti: le bioconcrezioni


Navigando lungo il canale di Wallace che separa l'isola di Waigeo da Gam

Grande ingresso inesplorato nella baia di Kabui

La grande risorgenza carsica di Kali Biru: il fiume azzurro, presso il villaggio di Warsandin









Sulle Tracce di Wallace by AndreaBenassi on Scribd