martedì 1 ottobre 2019

I gessi di Darwin...



Ancora una volta lo spunto per una nuova spedizione s'intreccia con il tentativo di seguire le tracce di antichi naturalisti ed esploratori. Cosi dopo aver seguito Alfred Wallace nei carsi del lontano arcipelago di Waigeo in Papua, questa volta proviamo a calcare le orme di Darwin. Se tutti conoscono la storia del suo lungo viaggio di cinque anni intorno al mondo sulla nave Beagle, non tutti sanno che oltre alle osservazioni legate al mondo botanico e animale, Darwin ha realizzato una enorme mole di osservazioni geologiche. Da vero pioniere, ha realizzato per primo sezioni e profili geologici di enormi catene montuose, cercando di tracciare anche una sequenza temporale degli eventi che potevano averle originate. Una visione a tutto tondo dei luoghi percorsi, capace di fissare quasi due secoli fa dettagli e informazioni valide ancora oggi. Cosi seguendo le sue tracce troviamo una vasta area carsica composta da rocce evaporitiche, principalmente diapiri di gesso, anidride e forse anche nuclei di halite che attende totalmente inesplorata dal punto di vista speleologico e morfologico. Decine di diapiri, piccoli e grandi si mostrano con le loro incredibili morfologie carsiche e glaciocarsiche. Megalapiez, penitenti e torrioni si alternano a campi di doline da soliflussione su morene di detriti nivo-glaciali per non parlare delle folli aree di carso con doline a honeycomb. Geologicamente si tratta di gessi giurassici e le morfologie infatti ricordano quelle presenti in alcune aree di gessi triassici in Albania o dei gessi delle montagne di Baisun Tau in Uzbekistan. Sparsi su quote comprese dai 2600 e gli oltre 4200 metri, questi diapiri si pongono inoltre tra le aree carsiche gessose più alte al mondo. Un paesaggio spettacolare e dove a giudicare da molti indizi anche i fenomeni carsici profondi potrebbero riservare ottime sorprese!

"...at 7000 feet above the level of the sea, we first reach the gypseous formation. It thickness is very great. It consists in most parts of snowwhite, hard, compact gypsum, which breaks with a saccharine fracture, having translucent edges; under the blowpipe gives out much vapour; it frequently includes nests and exceedingly thin layers of crystallize, blackish carbonate of lime. Large irregulary shaped concretions (externally still exhibition lines of aqueous deposition) of blackish grey, but sometimes white, coarsely and brilliantly crystallized hard anhydride, abound within the common gypsum. Hillocks, formed of the hardest and purest varieties of the white gypsum, stand up above the surrounding parts, and have their surfaces cracked and marked, just like newly baked bread. (...) I saw only one fragment of selenite or transparent gypsum; and that perhaps may have come from some subsequently formed vein." 

Charles Darwin, 1835