"Questo fiume che qui si nascone sotto terra, deve pur uscire da qualche parte. Costruirò una zattera e vi salirò abbandonandomi alla corrente dell'acqua"
I viaggi di Simbad - Le mille e una notte
Se vogliamo sapere quale sia la grotta più profonda o più lunga in un dato luogo la cosa è abbastanza facile. Lo stato delle esplorazioni ed il loro evolversi sotto forma di poligonali e metri lineari è oggetto di graduatorie e classifiche facili da leggere e comunicare. Ma se ci volessimo domandare quale sia la grotta interessata dal maggior corso d'acqua ipogeo, ovvero quali siano i fenomeni carsici in cui sono coinvolti i più grandi fiumi sotterranei? Allora lo nostra ricerca sarebbe già un poco più complessa. Le variabili in gioco aumenterebbero e scoprireste facilmente che qui i dati e le valutazioni difficilmente concordano. Misure di portata, bacini idrogeologici, fiumi totalmente eso-carsici o endo-carsici, ovvero generati interamente da una falda carsica oppure corsi d'acqua che incontrano e creano il carsismo sul loro cammino e ancora tutte le gradazioni di mezzo creano un panorama mutevole fatto di tempi e stagioni oltreché di mutamenti che si protraggono nel deep time geologico. Eppure nonostante il carsismo sia complesso e non sempre legato principalmente ad un corso d'acqua, quando un fiume degno di questo nome decide di viaggiare nel sottosuolo, ciò che crea con la sua magnitudine energetica è veramente qualcosa di grandioso. Spesso usiamo sottoterra il termine fiume o lago in modo più allegorico che reale, oppure a volte fiumi e laghi migrano realmente diventano veri e propri fiumi della notte. A nomi famosi come il Timavo o il Bussento, si aggiungono facilmente nell'immaginario collettivo i grandi fiumi delle grotte di Minye e Nare in Papua o il Saint Paul a Palawan nelle filippine. Eppure, qui viene il bello, fiumi e grotte di questo tipo, sono più diffuse di quanto ci si possa aspettare: un panorama solo minimamente esplorato, dove andare a caccia di metri-cubi di portata potenziale, indice capace di dare una magnitudine al fenomeno. Proprio scoprendo quanto siano poco chiare e dubbie le attuali 'graduatorie', da un po di tempo con Guido stiamo andando a caccia su pubblicazioni e cartografie di bacini e fiumi, esplorati e non per dare una forma a questo imponente fenomeno. Se alla lista si aggiungono cosi facilmente i nomi del Nam Hin Boun dello Xe Bang Fai e di altri colossi sotterranei ben conosciuti, allo stesso tempo compaiono nomi poco o pochissimo noti dalla Thunder al Tobio. Ma la parte del leone la fanno i nomi ignoti, ovvero i fiumi senza nome, tra i più grandi e tutti ancora da raggiungere ed esplorare. Una miriade di punti interrogativi sparsi nelle foreste di mezzo mondo. Vere e propria macchie bianche, blank on the map, obbiettivi che aspettano tuonando nel buio. Aspettano il tempo giusto per progettare altrettante spedizioni e sicuramente alcuni di loro prossimamente vedranno le nostre luci!