In pochi probabilmente l'avranno mai sentito nominare, forse nessuno, eppure questo piccolo (in quanto a lunghezza) traforo sperduto nella highlands meridionali della Nuova Guinea è quanto resta della grotta percorsa dal fiume sotterraneo probabilmente più grande del pianeta, almeno tra quelle ancora esistenti nel quaternario. Con un bacino di circa 2850 km2 e una stima di oltre 110 metri cubi al secondo di media (probabilmente sottostimata) il ponte o arco del Mubi è attraversato da un fiume semplicemente mostruoso per gli standard ipogei. Con un ampiezza di circa 300 metri ed un portale che dalle immagini aeree si può misurare in oltre 80 metri, probabilmente questa grotta non nasconde più molto buio al suo interno, ma in quanto a spettacolo e rumore dev'essere oltre ogni immaginazione. Tempo addietro credevo fosse speleologicamente sconosciuto; mi sbagliavo. Mi era sfuggito un rapido ed efficace sopralluogo realizzato dal grande Gerald Favre nel 1983! Poche note a margine di una survey realizzata presso il vicino lago Kutubo e in alcune aree delle southern highland, ma anche alcune immagini fissate nel suo film Megadolines! D'altro canto il traforo è ben presente sulla cartografia di dettaglio (100,000) degli anni '70. Qui è ben segnato il punto dove il fiume scompare nel sottosuolo, ovviamente per riapparire poco più avanti, e anzi lo stesso arco-ponte è usato da una pista per traversare il fiume Mubi. L'intero corso prima del traforo segnato da una profonda gola, testimonia come in un passato lontano, questo mostro d'acqua e di pietra scorresse nell'oscurità prima di divorarsi da solo.
Gua Cerme
8 anni fa